La ricetta di questa crostata è molto “sfuggente”….mi è stata suggerita da mia cognata un giorno che si parlava di marmellate fai da te e di torte e tortine varie….a lei l’aveva suggerita una sua amica e aveva giusto a portata di mano il foglietto con la ricetta…molto bene..provvediamo a copiarla per benino su un altro foglietto e torniamo a casa con la ricettina nuova nuova nella tasca dei jeans ma…il giorno dopo la ricetta finisce in lavatrice insieme ai jeans di Speedy !
Poco male…telefoniamo alla cognata Lella e ci facciamo ridettare il tutto….appendiamo il foglietto alla lavagna degli appunti…per ben bene…tanto bene che il foglietto cade e finisce nella boccuccia di PippoBau!!!!
La ricetta è a brandelli..ma si capisce ancora qualcosa…ricostruiamo gli ingredienti con l’aiuto della pazientissima Lella e finalmente la possiamo provare!!! Adesso è custodita in un documento di word e l’ho anche imparata a memoria..come le poesie che si imparavano a scuola..ma faccio molto più affidamento sul documento di word che sulla mia memoria!!!
Crostata alla ricotta (senza burro!)
Ingredienti:
300gr di farina 00
150 gr di zucchero
1 bustina di lievito per dolci
3 tuorli d’uovo
250gr di ricotta
un pizzico di sale
marmellata a piacere (nel mio caso marmellata di mele e pere made in SpeedyFamily!)
un pezzetto di burro per la tortiera
La ricetta è molto semplice…si impastano la farina, lo zucchero e i tuorli, si aggiungono la ricotta, il lievito e un pizzico di sale, la pasta che ne risulta assomiglierà alla classica pasta frolla, ma sarà molto più leggera perché al posto del burro c’è la ricotta…
La mettiamo 30 minuti in frigo a riposarsi..intanto imburriamo e infariniamo uno stampo apribile e accendiamo il forno a 180°.
Recuperiamo la nostra pasta frolla-ricotta e la stendiamo nella tortiera…ci teniamo qualche pezzetto per le decorazioni…e ricopriamo con la marmellata che più vi piace….finiamo di decorare con le classiche striscioline di pasta che a me non vengono mai bene….e voilà, in tutto va in forno per circa mezz’ora a 180°.
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"Le storie sono per chi le ascolta, le ricette per chi le mangia. Questa ricetta la regalo a un'amica.
Non è di mia proprietà, è solo parte della mia quotidianità: per questo la lascio liberamente andare per il web"
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